Patologie trattate

Traumatologia dello sport a Bologna e Provincia

Nella nostra società si assiste ad un costante aumento nella partecipazione all’attività sportiva, in tutte le fasce di età. Questo ha anche comportato un aumento delle lesioni dovute allo sport, in particolare nel ginocchio:

Nei pazienti più giovani è fondamentale ripristinare la normale anatomia, e anche per i pazienti adulti che praticano sport sta aumentando l’età in cui c’è l’indicazione a trattare queste lesioni, per permettere un completo ritorno alle attività antecedenti l’infortunio e per prevenire lo sviluppo di artrosi.
In questo senso è fondamentale non limitarsi a trattare la lesione, ma considerare l’articolazione nel suo insieme, andando eventualmente a trattare anche i fattori predisponenti per queste patologie (osteotomie per il ripristino del corretto allineamento, trapianti meniscali in esiti di meniscectomia, innesti cartilaginei in caso di difetti). Solo il dialogo e il confronto con il paziente può guidare il medico nella scelta del trattamento più adatto per il singolo paziente.

Durante la mia formazione mi sono sempre occupato del paziente sportivo, sia da un punto di vista ambulatoriale e chirurgico presso la divisione di Traumatologia dello Sport all’Istituto Ortopedico Rizzoli, sia sul campo, in qualità di medico di numerose gare e competizioni (pallacanestro, rugby, hockey, arti marziali).

Attualmente, seguo in qualità di Medico il Bologna Basket 2016, squadra di pallacanestro in serie B https://www.bolognabasket2016.it/societa/#staff

Procedure

  • Legamento crociato anteriore
  • Menisco (Meniscectomia, Sutura, Trapianto di menisco)
  • Cartilagine (Microfratture/Nanofratture, Trapianto osteocondrale, Tecniche di ricostruzione cartilaginea, Scaffold osteocondrali)
  • Focus Osteocondrite Dissecante

Terapia conservativa dell’artrosi a Bologna e Provincia

Sempre più persone sono affette da artrosi, che provoca dolore alle articolazioni colpite (soprattutto ginocchio e anca) e una limitazione allo svolgimento delle attività del paziente. L’andamento della sintomatologia è caratterizzato da periodi di dolore acuto alternati a periodi di benessere, e il trattamento si deve modulare in base alla sintomatologia.

Tutte le principali linee guida sull’artrosi riconoscono un ruolo fondamentale all’attività fisica e alla ginnastica, in acqua o in palestra, che consente di mantenere un migliore tono muscolare e preservare il più a lungo possibile la funzionalità dell’articolazione. Per questo motivo credo che per avere successo nel trattamento conservativo dell’artrosi sia fondamentale una stretta collaborazione e un continuo confronto con professionisti esperti in fisioterapia e riabilitazione.

Le infiltrazioni intra-articolari sono un altro trattamento a disposizione dell’ortopedico, e le sostanze che possono essere iniettate sono molteplici (es. cortisone, acido ialuronico, ozono-terapia). Negli anni più recenti la novità è stato l’utilizzo di terapie rigenerative biologiche, rappresentate soprattutto dai fattori di crescita derivati dalle piastrine (comunemente noto come PRP – Plasma Ricco di Piastrine) e dalle cellule staminali mesenchimali, derivate dal midollo osseo o dal tessuto adiposo.

L’esperienza su queste tipologie di trattamenti rigenerativi che ho acquisito con numerosi studi nel corso degli anni mi ha permesso di comprenderne meglio il reale potenziale per ottimizzare i risultati. Inoltre, la conoscenza della tecnica ecografica come guida alle infiltrazioni, che ho ottenuto con un diploma presso la Scuola di Ecografia di Bologna, permette di visualizzare e trattare la regione patologica con maggiore precisione, massimizzando le possibilità di successo.

Negli ultimi anni abbiamo compreso come l’osso subcondrale svolga un ruolo fondamentale nella eziopatogenesi dell’artrosi e come le sue alterazioni siano direttamente correlati con il dolore articolare. Abbiamo quindi sviluppato diverse tecniche di trattamento che prevedono l’iniezione di sostituti ossei o di cellule mesenchimali staminali all’interfaccia tra osso e cartilagine. I risultati di queste tecniche innovative si stanno mostrando estremamente promettenti, dando nelle mani dell’ortopedico un’arma in più per ritardare il ricorso a una sostituzione protesica

Procedure

Medicina rigenerativa a Bologna e Provincia

Si parla spesso di cellule staminali, cellule mesenchimali stromali, fattori di crescita per il trattamento dell’artrosi.
Quando si sente parlare di terapie rigenerative per la cartilagine bisogna sempre tener presente un aspetto fondamentale: nessuna infiltrazione è in grado di far ricrescere la cartilagine.

Ciò non implica però che questi siano trattamenti inutili. Le cellule mesenchimali stromali (comunemente chiamate “cellule staminali”) funzionano andando a migliorare l’omeostasi articolare e riducendo l’infiammazione, ed è in questo modo che migliorano il dolore legato all’artrosi.

Queste cellule possono essere ottenute dal tessuto adiposo tramite una liposuzione o dal midollo osseo, e in entrambi i casi la procedura necessita di un ambiente sterile (una sala operatoria o un ambulatorio chirurgico). I risultati che abbiamo ottenuto nelle sperimentazioni condotte presso l’IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli sono estremamente promettenti, sia in pazienti con artrosi iniziale che in pazienti con quadri di artrosi più avanzata.

Procedure

Chirurgia protesica a Bologna e Provincia

Quando i trattamenti conservativi e le terapie infiltrative non danno più i benefici attesi, la sostituzione protesica dell’articolazione rappresenta la soluzione definitiva dell’artrosi. L’intervento consiste nella rimozione della parte usurata dell’articolazione e nella sua sostituzione con delle componenti metalliche che vadano a ricreare una anatomia e una funzionalità il più possibile vicina a quella fisiologica.

I risultati sono ottimi in termini di risoluzione del dolore e di recupero di una funzionalità soddisfacente dell’articolazione, ma da un punto di vista funzionale una protesi totale di ginocchio o di anca comporta delle limitazioni nelle attività fisiche che vengono permesse in seguito all’intervento. Inoltre, per il rischio di dover re-intervenire a distanza per l’usura delle componenti protesiche, soprattutto nel paziente non ancora anziano, la protesi articolare va riservata a quei pazienti in cui l’artrosi compromette seriamente lo svolgimento delle normali attività quotidiane compromettendo la qualità di vita, e che non hanno tratto giovamento dalle terapie conservative disponibili.

In questo senso un colloquio medico-paziente chiaro e basato su un rapporto di chiarezza e di fiducia è fondamentale per capire le reali esigenze e richieste del paziente, e per permettere al paziente stesso di prendere la decisione migliore.

A livello del ginocchio esistono diverse tipologie di protesi, che trovano la loro applicazione in diversi momenti della patologia. In caso di un quadro di artrosi che coinvolge diversi compartimenti del ginocchio la soluzione deve essere una protesi totale di ginocchio. In caso di compromissione di un solo compartimento, si può invece ricorrere all’impianto di una protesi monocompartimentale, meno invasiva e che permette di mantenere una migliore funzionalità del ginocchio. In ultimo, abbiamo la possibilità di utilizzare delle protesi mini-invasive create su misura per il trattamento di lesioni cartilaginee estese non affrontabili con trattamenti biologici.

Procedure